KSTU, dove nascono i servizi per i garagisti

100a seduta

KSTU, dove nascono i servizi per i garagisti

16 febbraio 2021 agvs-upsa – Nella Mobilcity il 23 febbraio 2021 si celebrerà un anniversario. La Commissione «assistenza, tecnica e ambiente» (KSTU) si riunirà per la 100a volta in occasione di una seduta ordinaria. Kurt Giger l’ha vista (quasi) nascere. Il direttore del gruppo Ruckstuhl riepiloga le sue esperienze.
 
sco. Il nome può sembrare criptico. Ma il servizio che la commissione rende ai garagisti svizzeri da ben 25 anni è più che ragguardevole. Basti pensare a «tuttobene», un servizio white-label di Allianz che rimette in mano ai garagisti la regolazione dei sinistri, o alla garanzia UPSA by Quality1 AG, con cui i commercianti (e chi acquista il loro usato) possono tutelarsi contro le riparazioni impreviste. Senza dimenticare il flyer dedicato alle riparazioni dei cristalli dal titolo evocativo «Crac! » e il relativo adesivo per il parabrezza. Le idee alla base di tutti questi servizi UPSA sono state partorite dalla KSTU, che a livello organizzativo ricade nel settore Rappresentanza di categoria, curato da Markus Aegerter. 

Lo stesso dicasi del CheckEnergeticaAuto (CEA), nato dalla collaborazione tra KSTU e l’Ufficio federale dell’energia. Dal 2012, anno del suo lancio, i garagisti abilitati al servizio hanno eseguito circa 100 000 CEA sui veicoli dei loro clienti, facendo così risparmiare ben 120 000 tonnellate di CO2.

«L’obiettivo è sviluppare servizi per i garagisti svizzeri e trovare soluzioni a problemi che riguardano tutti o buona parte dei nostri soci», così Kurt Giger spiega l’orientamento di fondo della commissione, che attualmente conta tra le sue file vari rappresentanti della centrale UPSA di Berna e dieci garagisti. Il presidente dell’organo è René Degen, membro del Comitato centrale dell’Unione e responsabile del settore Servizi/Aftersales. I dieci membri vengono scelti in modo tale che la commissione rappresenti tutte le regioni linguistiche, le aziende di tutte le dimensioni e i commercianti di ogni tipo, siano essi di marca o indipendenti. In questo modo, l’organo è in grado di trattare le problematiche sotto tutti i punti di vista e di trovare soluzioni rilevanti per tutto il ramo.

Inoltre, a ogni riunione è presente uno dei consulenti del servizio clientela UPSA. «È lui che ci riferisce le esperienze maturate durante le visite ai garage. Per noi, sono informazioni preziose che ci garantiscono uno sguardo ravvicinato», afferma Kurt Giger. La vicinanza ai garagisti è un fattore importante per lo sviluppo di servizi di supporto nelle attività quotidiane. Inoltre, è al vaglio la possibilità di invitare altre persone alle riunioni della KSTU, ad esempio i responsabili delle sezioni e gli apprendisti, che esponendo il loro punto di vista consentirebbero di osservare i temi da più angolazioni.

Ma non tutti i progetti vanno a buon fine, come ammette Giger in tutta sincerità. Il modus operandi della commissione segue infatti un approccio di tipo «trial and error». Vale a dire che procede per tentativi. Se qualcosa funziona, bene. Se non funziona, lo si ottimizza o lo si scarta. «Ciò che facciamo deve essere ben congegnato», dichiara Kurt Giger. Il lavoro della commissione si svolge spesso lontano dalle luci dei riflettori e i risultati si vedono quasi sempre dopo mesi o anni. Per Giger, l’impegno profuso per la KSTU si traduce in quattro sedute ogni anno, più i preparativi e il disbrigo delle incombenze che ne conseguono e i colloqui annuali con quattro grandi assicuratori (Allianz, Axa, Mobiliare e Zurich). In totale, fanno quattro settimane all’anno di lavoro solo per la commissione. «Non lo scriva nell’articolo, però, altrimenti il mio capo lo viene a sapere», scherza Giger.

E pensare che fu proprio il suo capo Martin Ruckstuhl, presidente e delegato del consiglio di amministrazione dell’omonimo gruppo, che lo iniziò alle attività della commissione. Giger estrae da una cartellina l’invito alla prima seduta del 17 giugno 1999, che allora fu inviato per fax: «Martin Ruckstuhl sedeva davanti a me nella commissione quando giunse alla conclusione che non riusciva a fare abbastanza. E così ha proposto me. È come nell’esercito. Si lascia solo dopo aver nominato un successore.» Il lavoro svolto in quasi 22 anni di onorato servizio nella KSTU riempie Giger di orgoglio. «Essendo in prima linea possiamo cambiare le cose.» E si gode anche di un altro effetto desiderato: si fanno tante conoscenze e la rete di relazioni cresce: «Se non avessi lavorato per la KSTU, forse oggi non sarei nel comitato della Sezione UPSA di Zurigo.»

Le informazioni che provengono dal «fronte» sono importanti per il lavoro della commissione e la creazione di nuovi servizi. Si prenda ad esempio «tuttobene». Quando alcuni assicuratori avevano cominciato a estendere la loro sfera di influenza sulla regolazione dei sinistri, alcuni garagisti si rivolsero alla commissione pregandola di intervenire. Giger ricorda: «All’epoca circolava una brochure. Era ben fatta ma non riscuoteva tanta attenzione.» Così la KSTU si rivolse agli assicuratori e cercò delle soluzioni: «A volte ci sbolognarono. Alla fine, però, abbiamo trovato un accordo con Allianz che si è poi tradotto in ‹tuttobene›, l’assicurazione per i veicoli a beneficio dei garagisti UPSA. Oggi posso dire una cosa in buona coscienza ai garagisti che hanno problemi con la regolazione dei sinistri: la soluzione si chiama ‹tuttobene›.»

L’apertura verso i potenziali partner è uno dei modi in cui opera la KSTU. Ma l’approccio funziona anche in senso opposto. Chi vuole lanciare dei prodotti o servizi in collaborazione con l’UPSA può infatti avanzare proposte all’Unione. Spesso i nuovi servizi nascono dalle idee che i membri della KSTU hanno sperimentato con successo nei loro garage e poi presentato in commissione. Ne è un esempio Terminland, la soluzione online per la definizione degli appuntamenti. Giger sottolinea: «Noi del gruppo Ruckstuhl lavoriamo da un po’ di tempo con Terminland e ne siamo soddisfatti.» Negli ultimi due anni la commissione ha messo alla prova diversi tool digitali ma alla fine è giunta alla conclusione che Terminland fosse quello più in linea con i requisiti. Oggi l’UPSA consiglia questo pratico ausilio ai suoi soci. Così ha deciso il comitato centrale UPSA, che valuta le proposte e raccomandazioni della commissione in ultima istanza.

Al momento la KSTU si occupa principalmente di progetti digitali. Nonostante i suoi 59 anni, Giger ha un atteggiamento pragmatico nei confronti della digitalizzazione: «L’avanzata di questi progetti non può essere fermata. È impossibile negarne l’esistenza. Resta solo da decidere da quale parte vogliamo stare.» La KSTU non è solo madre di tool digitali che hanno cambiato e continuano a cambiare la nostra vita ma anche di altri strumenti elementari come il sistema di calcolo per le auto di cortesia, il modulo per i test drive e gli standard per la determinazione dell’usura dei veicoli in leasing, solo per citarne alcuni. Così facendo, la commissione ha armonizzato gli standard in tutta la Svizzera. «Così nessuno dovrà ideare tutto ciò per conto proprio», riassume Giger.

Tra sei anni, Giger andrà in pensione. Sino ad allora, però, continuerà a lavorare per la KSTU con passione, inventiva e forte della sua profonda conoscenza del ramo automobilistico svizzero. Quali caratteristiche dovrà avere il suo successore? Giger ha le idee chiare in merito: «Chi vuole essere membro della commissione, deve avere una certa forza innovativa, una mente analitica e occhio critico. E non deve essere un egoista. Bisogna essere disposti a lavorare di buon grado per il ramo.»
 
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